Georgeide

Il coniglio dal cilindro

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Scrive almeno un esametro al giorno, a volte a più mani. La struttura è piuttosto dissimulata, ma ai filologici degli ipertesti-contesti non sfugge. Labor omnia vicit … Faticando ostinatamente in situazioni difficili si è ottenuto tutto (Virgilio docet)). E lei vuole ottenere, a tutti i costi. Ma a cosa mira? La direzione la tracciano per sommatoria i post frettolosamente cancellati. Le uscite improvvide, sprovvedute o ben calcolate dei/delle collaterali, e sue di Georgica. Gli stili: bau-bau-tacco-12-infame-con te non parlo-letame-pezzo di m*…

La nostalgia per gli ideali, arditi e muscolosi, professati dal ventennio, non è del tutto nascondibile. Tre cose non sono nascondibili, secondo un detto arabo: un cavallo nel deserto, il fumo, l’amore. Fumo e amore tossico, per una prosopopea ormai passata in giudicato dalla Costituzione.
Per fortuna Mattarella-c’è.

Mattarella-c’è-Mattarella-c’è … cin-cin

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Trilogia

Dio? (lasciamolo stare, di norma è occupato). Esiste nelle ostentazionI ruffiane di Salvoni, rosario in mano. Nelle dichiarazioni “cristiane”, gridate dalla genitrice, di genere sicuro: sono cristiana, sono una madre. Che però in altra veste si fa appellare, anzi obbliga (e i collaterali obbediscono), al maschile con sberleffo della grammatica.

Patria? Le patriucce, ognuna col suo capriccetto: sgomitare per stare in prima fila, litigare per le proprie eccellenze, magari con scaramucce armate. Cacciare gli intrusi, possibilmente in catene. O almeno manette ben evidenti. Deprecarsi, insultarsi, compiere arroganti ingerenze, secondo i protocolli celebrati da Troglo … Il culto dell’insofferenza rende rispettabili.
Patria? E perché non Matria?

Famiglia? Quella dei conflitti feroci dove si coltiva l’assassinio a rotazione fra congiunti. Padre, madre, figli/e, fidanzati/e, amanti, ma con grande predilezione verso le donne. Femminicidio … Termine ancora avversato. Per le credenze religiose cattoliche, il matrimonio è indissolubile. Ma, nel contempo, risulta comodo il divorzio, meglio la Sacra Rota. Nel fanatismo familiota (visto il perno Dio-famiglia) è dubbio che venga osservato il catalogo dei “peccati” legato al tema. Men che meno quello dei dieci comandamenti. Anzi ne è un pregio l’ostentata trasgressione, magari  dagli scranni del Parlamento.
Famiglia naturale. Famiglia regolare … Lasciamo perdere …

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La struttura del poema è tesa verso la nostalgia, tenuta a bagnomaria in anfratti nascosti. Quando il parlamento era muto e serviva a dire sì (come oggi, ci siamo arrivati). La “tigre di carta”del ventennio, che personificava i grandi fasti ideologici e scenografici, bruciò tragicamente nel 1945. Il nome per Georgica è impronunciabile (f *, ammiccabile solo nelle retrovie; scappa in chiaro agli sherpa). Dovrebbe essere tolto da enciclopedie e dizionari. Vietato lo studio agli storici impiccioni. Possono abbordarlo solo quelli de noantri.  

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Ventotene? Vi sbagliate. Leggete meglio, ha a che fare con il vento.
La strage delle Cave Ardeatine? Sono stati gli altri. Saranno stati pure i nostri, ma erano gli avi, in fondo la parte buona, perdonabile. Brava gente.
Caruso…? Banda Kock…?
Caruso chi? Cocco chi?
Nessun accenno, sporca il poema.
Reticenze, manipolazioni, distorsioni, rovesciamenti, sporcano invece la Storia, la memoria comune.

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Pulcina nella stoppa

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