Fame bombe morti


Gaza oggi. Una pediatra, Alaa al-Najjar, vede arrivare nell’ospedale dove lavora i corpi bruciati dei suoi nove figli, l’ultimo di sei mesi. Marito e un altro figlio feriti gravemente. La sua casa distrutta.

L’Umanità è morta a Gaza?  

Se critichi la politica di Trump sei antiamericano? Se critichi la politica di Putin sei antirusso? Se critichi Meloni sei antipatriota, antitaliano? Se critichi la politica di Netanyahu e l’attuale sua coalizione di governo, c’è una botola che si apre sotto i piedi, azionata comodamente a distanza: l’antisemitismo. Vale a dire farsi scudo. Fallacie retoriche/sofismi teo-etno-storici a paravento di una politica distruttiva e autodistruttiva. È stato eletto, va bene. È stato eletto in una democrazia che si trova in mezzo a feroci dittature. Ma democrazia malferma, piuttosto oggi etnocrazia, a un passo dall’essere teocrazia discriminante.
Le manifestazioni antigovernative di massa israeliane a Tel Aviv e Gerusalemme sono dunque antisemite? Siamo agli intoccabili. Le critiche sono dirette alla sua politica e alla sua alleanza attuale di governo. Non altro.

Tommaso Campanella in una delle sue poesie moral-filosofiche cita, nella sua visione, i tre grandi mali del mondo: tirannide, sofismi, ipocrisia.

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3 pensieri riguardo “Fame bombe morti”

    1. Si leggono in un social circa 450 commenti su un post maldestro – Il gatto di Picasso (spacciato tale)- con una ibrida immagine AI. Mi piacerebbe che altrettanti commenti affluissero su temi più vitali.

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      1. I social sono assolutamente utili perché comunque fonte di informazioni e soprattutto anche terreno di dibattiti interessanti.
        Lasciano a molte persone la
        libertà di esprimersi, anche in modo creativo.
        Il problema sta nel fatto che ad alcune persone andrebbe inibito l’accesso alla tastiera.
        😣

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