Gaza Belvedere

I soprusi mortali perpetrati a Gaza e in Cisgiordania, ripetitivi impuniti deliberati crudeli arroganti. Cattiveria nemmeno dissimulata. Le coscienze oscurate, il senso di umanità perduto. Nessuna capacità di fermare.

Bombe, missili, proiettili colpiscono con estrema precisione case, strade, persone, complici la connivenza, il silenzio della quasi totalità delle Cancellerie.
E l’ONU impotente, perché delegittimato dai nuovi sovrani e da quelli che vi aspirano. A parte il comodo diritto di veto. Le Corti internazionali subiscono analogo destino, dovuto alle ottusità nazional-sovraniste.

Yarin Levin ministro della giustizia israeliano esce ufficialmente allo scoperto: “Penso che questo periodo sia un momento di opportunità storica che non dobbiamo perdere… È giunto il momento della sovranità, il momento di applicare la sovranità…”. Si riferisce al progetto di annessione della Cisgiordania o West Bank.

I coloni della WB attaccano violentemente l’esercito IDF perché non si sentono supportati con zelo, e totalmente, nella cacciata dei Palestinesi. Quella che per “diritto terreno” e internazionale è terra palestinese, viene negata e rapinata sasso dopo sasso per “diritto divino”.
Cresce sempre più, con l’attuale governo che pur favorisce apertamente i coloni, un’onda antistatale degli stessi. L’obiettivo di questa estrema posizione, “teocratica-messianica”, è di poter arrivare un giorno a una monarchia, come ai tempi biblici del re Davide. Il “vero” Stato Ebraico della Grande Israele (dal Nilo all’Eufrate) che corona e realizza il simbolo nazionale stellato. La società verrebbe governata non da Costituzione democratica, Knesset, Corte suprema, ma dalla legge della Tradizione Halakhah, religiosa. Per ora è una frangia minoritaria, ma capace di spingere e influenzare le politiche governative, come già avvenuto: modifica della Costituzione, tentativo di modifica del codice giudiziario, insediamenti massicci a catenaccio…
Katz, ministro della difesa, è egli stesso un colono. Il Capo di Stato Maggiore e altri esponenti militari vivono negli insediamenti illegali.

L’assalto ai soldati da parte dei coloni (da questi definiti traditori) è stato condannato come “terrorismo ebraico” perfino da aree governative. Ma la stessa condanna non viene espressa nei confronti dei coloni armati che aggrediscono, scacciano o uccidono palestinesi nei territori occupati.
Quanto alle esecuzioni di Palestinesi a Gaza, sono in tutta tranquillità quotidianamente eseguite: ieri 140, compreso il direttore dell’ospedale indonesiano Marwan Al-Sultan e tutta la sua famiglia di sette persone.
E non c’è momento migliore di quando sono in fila o in ressa per cibo e acqua. Ci pensano i cecchini.

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