Bucanieri di terra, di mare, di cielo

Abbordaggio Global Summud Flotilla

Abbordaggio.

Strattonati. derisi, picchiati, esibiti come trofeo i componenti della Global Sumud Flotilla.
Tumberg, zimbello dietro istruzione specifica secondo manuale operativo.
Il Ministero della Pirateria nega: tutti e tutte sono stati trattati con rispetto.
Quanto alle cimici dei letti nelle prigioni non possiamo andare contro natura.

8 ottobre. Nuova flotilla, nuovo attacco in acque internazionali, poco fuori delle acque territoriali egiziane. Più pulito, meno fiammate, niente bombe acustiche. Droni e droni fino a che un elicottero vomita un nugolo di incursori sulla Conscience, ammiraglia della Freedom Flotilla Coalition, seconda ondata.
Abbiamo solo medici e medicine! Un incursore con il baubau di precisione in mano fa fuori le telecamere a bordo.

Oscuramento, silenzio.

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Fegato alla veneziana

E un set cinematografico reale, per l’afflusso in passerella di decine e decine (200) di big e bighesse (dècolletè generoso di rigore), è stata Venezia nei giorni scorsi.  Venezia come prodotto, che questa volta è stato comprato/affittato dal più grande e veloce venditore on line, Jeff Bezos / Amazon.
Occupazione a mano pagante. Per le proteste gli spazi previsti hanno subito variazioni. Restituzione tre giorni.

Venezia è città anomala, molto delicata. Subisce di continuo uno stress da over turismo e sfruttamento selvaggio. Una sindrome dilagante è quella della predazione, di qualunque cosa fuori dal “comune”, specialmente di quello che consideriamo “bellezza”. Dal selfie sul precipizio e poi ci si cade, alla sedia d’arte simbolica nel museo, danneggiata nell’atto di sedersi per foto, alla foto a pochi centimetri dal quadro famoso che viene squarciato per un inciampo.

Venezia come preda. Location troppo preziosa, in tal misura inarrivabile, catturata per un matrimonio finto. Non risultano, secondo procedura, né atti comunali né atti religiosi.  
Il culto e lo stile del capitale porta a pensare anche a una forma di compravendita. Non è dato sapere chi compra e chi vende e a quanto. C’entra anche Wall Street, cioè il segreto contratto ma/patrimoniale. Non si conoscono garanzie e tempi di restituzione.  

Massimo Cacciari (è stato a lungo sindaco di Venezia): machissenefrega di Bezos.
Il nipote Tommaso, attivista del laboratorio occupato Morion: “Le leggi vanno anche violate perché altrimenti avremmo ancora la schiavitù o le navi a Venezia. Io mio zio non lo sento”.
Il padre, Paolo Cacciari, fratello di Massimo: “Gli abitanti sono soffocati da un uso scellerato, mercantile, stupido, volgare, arrogante della città”.
Entusiasti per la visibilità e i schei, il sindaco Brugnaro e il governatore Zaia. D’altronde un proverbio veneziano suona: Ancuo val più i schei de la virtù.

Lunga vita agli sposi, ma lo stile regal-mediatico-esibizionista tirato molto oltre, non è diverso da quello dei funerali di un Casamonica, dieci anni fa. Carrozza antica con tiro a sei cavalli di razza, 12 suv pieni di fiori, scorta dei vigili (il prefetto: non ne sapevo niente) con blocco traffico, elicottero che sparge petali rossi, gigantografie, banda che manda le note della colonna sonora Il Padrino… Il parroco: Gesù accoglierà a braccia aperte questo nostro fratello. Altro film in un set cinematografico.

Lauren Sánchez, moglie di Bezos, con altre cinque celebri donne, tra cui Katy Perry e Kerrianne Flynn, è stata, ad aprile, in missione turistica spaziale nella capsula New Shepard di Blue Origin. Durata solo 11 minuti, ha consumato 75 tonnellate di CO2. Secondo Eco Società Benefit, l’equivalente delle emissioni di un miliardo di persone povere in un anno.

Paradosso dei paradossi, a Cannes, Sànchez ha ricevuto, per il suo impegno ecologista, il premio Global Gift Foundation. Ma è sbarcata dal superyacht Karu che ospita un serbatoio di 750mila litri, “l’equivalente di 19mila auto Renault Clio”. Con grande plauso di ecologisti e ambientalisti.

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Ruota programmatica

La guerra dei 12 giorni

Troglo dice dei due nemici Israele-Iran: Non sanno cosa c… stanno facendo! È la frase più riportata dai media da qualche giorno. Rivolta al singolare nei suoi confronti cadrebbe a fagiolo.

Se le sono date e suonate. 14 bombe da 30mila libre (6 metri, 13 tonnellate di cui metà esplosivo) sui siti nucleari: un’operazione perfetta, dice Troglo, azzoppato per molti anni il programma iraniano.

Non sembra proprio così, fonti CNN riferiscono di danni non proprio gravi. Regime intatto, popolo ricompattato. Probabilmente Troglo ha voluto accontentare i suoi falchi senza poter andare in fondo, da una parte, dall’altra ci sono le sue promesse elettorali, basta guerre, stop in 24 ore.
Troglo ordina la tregua con duplice tirata di orecchie, in particolare a Bibi. Il quale, per far vedere che l’ultimo colpo è suo, attacca una vecchia stazione radar iraniana. Sicuramente è rimasto scontento dell’intervento USA e della tregua imposta: per lui era la volta buona per una soluzione radicale.

Sorprende che non siano stati messi in conto i complessi interessi politico-economici di Cina e Russia e i rispettivi scacchieri d’influenza. Europa innocua. Quanto all’Italia latineggia: si vis pacem para bellum. Georgica dixit.

Iran da parte sua colpisce base americana in Qatar con finta-concordata ritorsione (sembra: missili tutti intercettati, lievi danni, personale già evacuato). Troglo infatti ringrazia per essere stato avvisato prima. L’onore di bandiera è salvo, faccia salva per tutti.
Le comiche finali. Da ridere se non ci fossero le vite perse.

Precisione chirurgica nel decapitare gli alti comandi iraniani. Mossad chiama anche un generale: Ha 12 ore per salvare la pelle! Tanta precisione e disponibilità di dati non la dimostra però nel ricercare gli ostaggi del 7 ottobre. C’è chi insinua che più si allunga, più la pulizia a Gaza viene meglio, più Bibi allontana i suoi guai giudiziari.

Le strategie di Troglo si svolgono a braccio, a giornata. Non usa la AI, e poco i consiglieri, ma usa la ruota d’azzardo della fortuna.
L’AI, capito il contesto, gli direbbe: non hai logica, sei ondivago, non capisci di politica e storia. Geopolitica non sai cos’è. Quelle cose, al tuo grado, non si dicono: invado, prendo, afferro, arresto, non hai le carte, sei stupido… E scendendo di livello: fai sempre una figura di m… (… almeno per ora AI è progettata per essere saggia).

I dittatori di fatto sulla piazza, loro malgrado, hanno elargito lezioni di politica. Più che altro messaggi in codice, ammonendo fermamente contro la violazionee del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite. Salvo poi di notte assicurare la razione giornaliera di morti.

Più di 500 i morti a Gaza da fine maggio ad oggi.

Donne di Gaza


È trascorsa meno di una settimana dalla Giornata dell’Igiene Mestruale. Tabù nei media e nei salotti. Qualunque cosa, se non se ne parla nell’attuale rullo comunicativo, è come se non esistesse.
Gaza e le donne. Chi muore non soffre più. Ma chi continua a vivere, vive tra torture. Paura, fame, sete, bombe, lutti. Una delle torture che si aggiunge e che toglie dignità alle donne è l’assenza di supporti igienici. Manca l’acqua per lavarsi, gli assorbenti vengono ricavati da quel che resta di panni, pannolini, tende, magliette. Intimità inesistente. Disinfettanti insufficienti o assenti. UN Women (Ente ONU per l’uguaglianza di genere) stima una quantità pari a dieci milioni di assorbenti necessari al mese per 700 mila donne. Ma le mestruazioni possono anche scomparire per traumi e paura. E i bisogni corporali di due milioni e più di persone assediate e in continua mobilità?

Le deliranti dichiarazioni di Smotrich, ministro israeliano: “È arrivato il momento” (piano di distruzione, annessione, sgombero, deportazione…) sostenute senza alcun rimorso dal suo capo e dal suo entourage, preannunciano una catastrofe irreversibile se nessuno batte un ciglio di là e di qua dell’Atlantico. Sembra una gara a incoronarsi d’ignavia e vigliaccheria ancora prima del 7 ottobre.

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Palestine 3

Un programma sviluppato con l’intelligenza artificiale, noto come Levander (lavanda), avrebbe gestito il piano di guerra dell’esercito israeliano. Esattamente un anno fa lo ha rivelato un’inchiesta di due siti di informazione israeliani:+972 Magazine (in inglese) e Local Call (in ebraico). +972 è il prefisso comune per israeliani e palestinesi. Dal rapporto emerge che l’intelligenza AI ha schedato quanta più popolazione possibile. Ne ha seguito gli stanziamenti, gli spostamenti, annotando le somiglianze, le familiarità, allo scopo di scegliere il modo più opportuno per colpire. Preferibilmente di notte e quando le famiglie erano riunite. Lo strumento AI adottato è chiamato “Where’s Daddy?” (dov’è papà?). Il ritmo delle operazioni all’esame dell’AI era tale che lasciava all’operatore umano solo 20 secondi per decidere, su una kill list. Un altro sistema, chiamato The Gospel (vangelo) ha affiancato Levander. Il compito: profilare le aree urbane e gli edifici da fantasmizzare in relazione ai dati incrociati.

Da qualche giorno è scattata l’Operazione carri di Gedeone, fino a 140 vittime in un giorno. Gedeone (XIII-XII sec. a. C.) sconfisse gli invasori Madianiti e Amaleciti. Compì per punizione l’eccidio di tutti gli abitanti di Penuel (avevano negato il pane ai suoi guerrieri). È venerato santo il 26 settembre – ricompensa-.
Vorrà dire la soluzione finale.
Occupazione/annessione/deportazione. Cancellazione.
Qualche flebile lamento.
Ai piani alti molti russano.

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A spianamento avvenuto, un esteso lungomare si presenterà sul lembo ovest di Gaza. Estasi dorate, regge volanti con giro promozionale. Sono già in atto le salivazioni agli idrocarburi. Anche fuochi sotto cenere.
I lavori sono molto avanti.

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Global cleaning

Troglo si è auto-eletto inviato divino per lucidare il mondo.
Negatore sistematico: soprattutto del cambiamento climatico e di qualsiasi verità non conveniente e non convertibile in $$.
Dilapidatore spensierato: un quarto d’ora d’acqua al giorno soltanto per innaffiare la chioma al mais.
Insuperato mentitore con molti/e allievi/e.
Buttafuori spettacolare (catene in cordata e ceppi) per la diretta worldwide. Insultatore tanto per siglare la superiorità, salvo poi dire no, scherzavo
Si sente libero, anche se dentro una divisa virtuale di detenzione, arancione.
Vuole combattere il trasgender per difendere le donne, ma teorizza che lui le donne le afferra da lì (“grab them by the pussy“) e bacia, bacia subito
Gli avversari li elimina a colpi di clava. Ma se qualcuno avesse commesso crimini e fosse esperto in bitcoin, otterrebbe la grazia.
La cultura è veleno, l’antidoto appropriato sono i $$. La stampa d’inchiesta è la metastasi per eccellenza. Nel Troglo-accampamento gli asini volano e rilasciano scie chimiche, cui è stata dichiarata guerra con l’Operazione Skywatch.
Le streghe volano ancora con la scopa. Della salute pubblica si occupa uno sciamano, volante anche lui, caso unico, con la scopa. Eredita un nome famoso, ma non si vergogna.
A Troglo, Totò potrebbe vendere il Colosseo.

Conclave stra-ordinario



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Caso A)
La colomba-spirito santo- plana sull’eletto e lo segna.
Teologi: “Segno divino inequivocabile”.
Biologi: “Fenomeno naturale”.
Piattaforma X: “#ColombaGate


Caso B)
La colomba distribuisce le fiammelle: piccole lingue di fuoco compaiono sopra le teste dei papabili.
Intensità della fiamma = Grado di consenso + Numero di selfie con bambini sorridenti.
Colonna sonora: cori angelici remixati con notifiche su app.
Nota: il candidato con fiammella più vigorosa viene eletto.
Gli altri ricevono il silenzio audio misericordioso.


Caso C)
Non c’è colomba e non c’è fiammella. Metodo Schrödinger ecclesiale. Ad ogni modo l’evento è obbligatorio. Si dichiara comunque un vincitore. Solo fumo bianco. Habemus papam.
I progressisti dicono che ha vinto l’apertura. “È un’apertura rivoluzionaria”;
I tradizionalisti dicono che ha vinto la Tradizione. “È il ritorno alla vera dottrina”.
I vaticanisti scrivono: “Un pontefice per tutti e per nessuno”.
I gesuiti: “C’è ma non si vede
Il Papa viene eletto comunque, per contratto celeste. La folla applaude in ogni caso, senza sapere perché.

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Dal 1059 fu decisa l’elezione esclusivamente da parte dei cardinali, per evitare ingerenze (che tuttavia non mancarono).
Due secoli dopo, a Viterbo, ci vollero quasi tre anni per l’elezione. La città che foraggiava i cardinali, spazientita, li chiuse a pane e acqua nella sede.
Furono clausi cum clave per sempre.

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